Qui sotto c’è il testo dell’intervento che ho tenuto lo scorso giugno a Bologna, in Piazza Santo Stefano, durante le celebrazioni di ReUniOn, il primo raduno mondiale degli alunni dell’Università di Bologna. Il video purtroppo non è ancora disponibile, ma chi c’era dice che è stato molto bello. L’ho scritto con il cuore, spero che vi piaccia.
——-
Grazie. Sono così felice di essere qui stasera a festeggiare con voi l’Università di Bologna e tutti i suoi studenti. È un onore per me condividere con voi la mia storia e spero che, almeno per qualcuno di voi, possa essere una fonte di ispirazione straordinaria, come vuole il titolo di questa sessione.
Mi ricordo la prima volta che entrai in Piazza Santo Stefano. Ci arrivai seguendo la mappa contenuta in una guida che avevo comprato prima di partire. Arrivavo a Bologna da un piccolo paese in provincia di Arezzo, Loro Ciuffenna, ed ero venuta a Bologna per studiare Semiotica. Sognavo di diventare una famosa studiosa di questa disciplina. Una mappa di Bologna mi sembrò la cosa migliore da cui partire.
Iniziai a studiare con passione, con slancio, e oggi posso dire senza ombra di dubbio che non sarei mai arrivata a Timbuktu, se non fossi passata da Bologna.
Ma questa è già la fine della storia. Andiamo con ordine.